Ticino: Ticino, Calendario 2025 Inclusione Andicap © Ti-Press / Alessandro Crinari

Per programmi radio-televisivi accessibili.

Aixa

Aixa Andreetta, nata il 31 marzo 1982, è archeologa di formazione (Università di Neuchâtel e FNS Berna), ha lavorato in ambito culturale a vari livelli, grazie anche al conseguimento di un MAS in Management culturale alla SUPSI. 

Mi definisco una persona molto attenta al valore della diversità: il denominatore comune del mio percorso formativo e professionale potrebbe essere proprio la valorizzazione della cultura degli esseri umani… nel passato tramite l’archeologia e nel presente tramite la mediazione, sempre con un occhio di riguardo per le minoranze, la parità di trattamento indipendentemente dal genere, dalla lingua o dalla provenienza.

Dal 2022 è attiva presso la Radiotelevisione Svizzera, quale referente per il Centro Competenza Accessibilità e Delegata per il Grigioni italiano.

La RSI lavora basandosi su un accordo sottoscritto con le associazioni che operano nel campo delle disabilità sensoriali, stipulato a livello nazionale dalla SSR e condiviso con le altre unità aziendali, RTS, SRF e con l’ausilio di SwissTXT. Questa convenzione implica l’adempimento di uno dei compiti che contraddistinguono il mandato del servizio pubblico, ossia rendere accessibili i programmi a tutte le persone, indistintamente. Si raggiunge questo obiettivo con un’offerta mirata, così come prestando attenzione in maniera trasversale a una serie di accorgimenti che facilitano la comprensione di quanto viene proposto. Due esempi: riducendo o annullando i rumori di sottofondo alla radio, mantenendo contatto visivo e articolando bene le parole senza coprire la bocca, in video.

Giornalmente  l’azienda si adopera per tradurre programmi di informazione, di intrattenimento o di divulgazione scientifica in lingua dei segni destinati alle persone sorde;  per audiodescrivere film e documentari a beneficio delle persone cieche, inserendo un commento nelle pause tra i dialoghi; e per  dotare di sottotitoli praticamente tutta l’offerta al fine di garantire la fruizione anche alle persone deboli di udito, ma pure a chi è originario di altri paesi o possiede un grado di alfabetizzazione minore.

Nel ruolo di referente mi aspetto di continuare a lavorare sia a livello regionale sia a livello nazionale per garantire l’accessibilità, puntando sulla trasversalità dell’offerta tra i vari dipartimenti e basandomi su uno spirito collaborativo: confido di contribuire a far conoscere i programmi tradotti in lingua dei segni o audiodescritti anche a chi non ne necessita direttamente e a costruire una società basata su valori di aiuto reciproco e di comprensione.